giovedì 29 agosto 2013

Rifugio Torre di Pisa.Gruppo del Latemar



Tra le tante montagne e gruppi rocciosi delle Dolomiti che da sempre affascinano e stupiscono i visitatori per la  bellezza e grandiosità delle catene montuose,  si trova una  particolarissima formazione che è stata  chiamata "Torre di Pisa".

La roccia infatti ha proprio la forma di una torre pendente, incredibilmente perfetta nella sua forma geometrica. Si trova nel Gruppo del Latemar a 2515 metri, vicino c'è il Rifugio chiamato proprio  "Torre di Pisa".

Saliamo da Predazzo in Val di Fiemme in una giornata caldissima, nel pieno della "bolla africana" che non ha risparmiato neanche il Trentino e che ha provocato un  gran caldo, non mitigato nemmeno dai 2000 metri di altezza.

Si arriva percorrendo il sentiero n.516   che inizia dal Passo Feudo dove c'è l'arrivo della seggiovia del Gardoné  .Ormai la montagna è priva di vegetazione e il sentiero inizia con delle colonne fatte di lastre di ardesia, roccia dominante, poste una sull'altra fino a formare alte torri,un po' l'anticipo di quella "Torre pendente" che tutti andiamo ad ammirare.

E' una salita che nella prima parte non presenta difficoltà, pur salendo in modo costante e con pendenza media, con un panorama mozzafiato sulla valle di Predazzo. 

Un folto gruppo di adolescenti e bambini toscani sale accompagnato da adulti ed è simpatico osservarli mentre anche i più piccoli si arrampicano, spronati dai ragazzi che li accompagnano.

Nella seconda parte del sentiero davanti lo sguardo si ergono i torrioni rocciosi che si innalzano a picco, il sentiero diventa più difficoltoso, con maggiore pendenza e qualche passaggio "esposto". 

Durante la ripida salita d'improvviso uno stormo di "gracchi" neri- dei corvidi di alta montagna- si alza tutto insieme.

Sono arrivata quasi in prossimità della cima e proprio sotto e a lato del Rifugio "Torre di Pisa", i gracchi sono fermi    in gruppo, i tanti escursionisti gli passano vicino,  lasciandoli imperturbabili.

Poco sopra il Rifugio, fatti pochi passi, si può ammirare la
bellezza
 della torre pendente che nitidamente si distingue vicino ad altri pinnacoli rocciosi.


 

giovedì 22 agosto 2013

Il Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme


Cavalese,il bel  paese  "capitale" della Val di Fiemme in Trentino, conserva nel suo centro uno storico e particolare palazzo: il Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme.

Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme
L'edificio un tempo sede di Tribunale e residenza estiva del vescovo-conte di Trento è ora sede di un museo e oggetto di visite guidate che riescono a trasportare i visitatori indietro nel tempo nei secoli del Medioevo, quando la Comunità della Val di Fiemme ottiene dalla massima autorità della Regione del Trentino-il vescovo conte di Trento- l'autonomia legislativa e amministrativa cedendo quella giudiziaria.

Gli affreschi, collegati con la funzione giudiziaria della sala del Tribunale,rendono vivi ed efficaci i racconti della giovane e preparata guida. Così si possono ammirare gli affreschi allegorici rappresentanti la Tenacia,Carità e Prudenza che indicano le qualità necessarie al giudice per espletare le sue funzioni,  mentre quelli degli schiavi, sempre nella stessa sala,invitano  gli imputati ad un atteggiamento umile.

Cavalese
Diverse sale,specie quelle adibite a residenza estiva, presentano quadri di pittori della Scuola di Fiemme attiva dal '500 all'800, mentre altre sono dedicate a Carlo Utenberger,pittore nativo della Val di Fiemme,che arrivò a dirigere l'Accademia di Vienna.

Una particolare emozione  creano le prigioni create nell'800,le celle sono rivestite in legno,per le sue proprietà termiche, e recano incise date e frasi dei condannati, molti dei quali  disertori al tempo della dominazione austriaca.

Anche la facciata del  Palazzo è molto bella e reca gli stemmi delle casate dei vescovi-conti di Trento,succedutisi nei secoli.

giovedì 1 agosto 2013

NaturArte nel Borgo di Fogliano


Nel bellissimo Borgo di Fogliano che si affaccia sul lago di Fogliano,nell'ambito del Parco Nazionale del Circeo -www.parcocirceo.it-,si sta svolgendo l'VIII edizione di NaturArte a cura dell'Associazione Fogliano Arte.

Sono delle Installazioni che sono collocate tra il prato e i centenari eucalipti prospicienti gli edifici dell'antico Borgo,una volta residenza dei pescatori di Fogliano e ora sede di Uffici del Parco del Circeo.

Le  Installazioni sono visitabili con ingresso libero dalle 8 alle 21 fino al 4 agosto.

Il tema di quest'anno è "Migranti" ed è stato interpretato dagli artisti presenti  associando le migrazioni degli uccelli a quella degli uomini.

Il lago di Fogliano infatti insieme agli altri tre laghi costieri : Monaci,Caprolace e Lago di Sabaudia fanno parte  della Convenzione Internazionale di Ramsar che tutela l'avifauna migratrice che ha, presso Fogliano e gli altri laghi, uno dei punti di sosta più importanti in Italia, lungo le rotte migratrici e di svernamento per molte specie di uccelli.

Oltre  a questo i quattro laghi costituiscono uno degli ambienti -le zone umide- del Parco Nazionale del Circeo, con il lago di Fogliano vicino al mare e ricadente nel territorio del  comune di Latina.

Le belle Installazioni interagiscono con l'ambiente naturale  dove sono collocate creando un mix suggestivo e affascinante.

"Ali di poeti" di Mimmo Petrella vede degli uccelli dalle lunghe ali posti tra delle alte palme."Unisono"di Sabrina Trasatti crea un movimento di ali di ucelli che si muovono con la brezza con movimenti coordinati.

Particolare  l'installazione "Migranti senza carretta" di Giovanbattista Bianchi con l'utilizzo di plastiche,reti e filiformi sagome umane.