giovedì 25 luglio 2013

Festival Pontino degli Artisti di strada


E' una calda serata estiva e la piccola città di Pontinia,una delle città di fondazione della pianura pontina, mostra un aspetto vivace e animato con attori,pittori,gruppi musicali,mimi,clown,burattinai  che animano le ampie strade e le piazze.

Si sta svolgendo infatti il secondo Festival pontino degli Artisti di strada,organizzato dall'associazione culturale  "Cantiere Creativo" di Pontinia - www.cantierecreativo.biz -

Un'iniziativa nuova,interessante e coinvolgente che, dopo il successo della prima edizione dell'anno scorso, l'Associazione ha organizzato nuovamente con grande successo.

La città di Pontinia diventa uno scenario ideale per  l'abilità,l'allegria e la creatività degli artisti di strada che circondati da un gran numero di persone,famiglie e bambini svolgono le loro performance incuriosendo e divertendo i tanti visitatori.

Anche il Teatro Fellini ospita un'interessante lettura di poesie di testi classici della cultura mondiale  ed una mostra dell'artista L.Tomassi che, con delicati acquerelli, rappresenta alcuni ambienti naturali del litorale e della spiaggia pontina.

Le due grandi piazze del Comune, che ospitano l'uno il Palazzo Comunale e l'altro la Chiesa, sono lo sfondo di vari artisti che ai diversi angoli eseguono le loro esibizioni.Così si può ascoltare  in un angolo l'esibizione degli "Ukulele Estacion Esperanza Group" in un altro  i particolari suoni degli didgeridoo,  gli strumenti aborigeni,   mentre al centro un giocoliere esegue i suoi pezzi tra le risate dei bambini e l 'ammirazione delle persone.  

Allo stesso modo la via principale, contornata dai caratteristici portici tipici dell'architettura razionalista di queste città: Pontinia,Latina e Sabaudia, è piena di artisti alcuni che singolarmente dipingono, altri che invece  recitano improvvisando divertenti gags.

Un gran numero di persone ha poi partecipato alle votazioni sui 20 artisti presenti che l'associazione aveva organizzato in una postazione sulla piazza .E'stata davvero una bellissima iniziativa che ha dato un nuovo volto alla città avvicinando tante persone a tante forme artistiche, dimostrando, ancora una volta, la capacità e la creatività delle Associazioni che svolgono un ruolo importantissimo nel tessuto sociale delle città e paesi italiani.

giovedì 18 luglio 2013

Monte Rocca Altiera.Monti della Meta



Al confine tra Lazio e Abruzzo e all'interno del Parco Nazionale d'Abruzzo,Lazio e Molise -www.parcoabruzzo.it - La Valle di Canneto e i Monti della Meta costituiscono uno dei gioielli  paesaggistici più affascinanti del Centro Italia.

Monte Rocca Altiera sovrasta la Valle di Canneto affacciandosi proprio di fronte al massiccio di Monte La Meta e Monte Tartaro.

Il percorso, uno dei due sentieri che salgono sulla sua cima, parte dal Balzo di Canneto a m.1154, dalla provinciale che, dal paese di Settefrati, conduce fino al Santuario della Madonna di Canneto.

Il percorso attraversa in cresta il Balzo con fioriture ed erba alta a caratterizzare il percorso,  a tratti gruppi di rossi gigli montani o di "S.Giovanni" spiccano tra il verde dell'erba.
Si sale in parte attraversoso una faggeta ed in parte su una strada sterrata fino alla Fonte Casalorda a 1713 m.Pacifiche mucche bianche riposano calme sull'erba osservando con aria curiosa gli escursionisti.

Declivi erbosi costellati di rocce caratterizzano il percorso che viene segnalato dalle carte come "Guado delle Capre".

Si sale gradatamente lungo la lunga cresta con l'affascinante spettacolo di Monte La Meta a destra, alzando lo sguardo, e fiori preziosi in basso, ai lati del sentiero, tra le rocce. Sono i grandi fiori "campanulati" della genziana "gentiana clusii" che si alternano alle piccole corolle della  genziana "primaticcia"- gentiana verna-.

Nel tratto finale della salita, invece, viole del pensiero spiccano tra i sassi con la loro caratteristica combinazione di colori : viola scuro,viola chiaro e giallo.
Un mucchio di sassi con rami incrociati contrassegna la vetta di Monte Rocca Altiera a 2018 m.

Da lì la vista spazia potendo ammirare Monte La Meta e Monte Tartaro di fronte,la lunga Valle di Canneto in basso, fino al semicerchio di monti che chiude la Valle ,con il più basso valico di Forca Resuni .
Nuvole scure si addensano velocemente e facciamo appena in tempo a consumare i nostri panini che,all'inizio della discesa, comincia a piovere , uno dei tanti temporali estivi che spesso si incontrano nel pomeriggio sugli Appennini.

giovedì 11 luglio 2013

Opere di Sergio Ban a S.Michele.Sermoneta

Nella prestigiosa e suggestiva cornice della Chiesa di S.Michele Arcangelo a Sermoneta sono in esposizione le opere dell’artista latinense Sergio Ban, prematuramente scomparso.


La mostra è stata  inaugurata nel giorno della nascita dell’artista il 22 giugno.

Sergio Ban che si trasferì dall’Istria a Latina da bambino è stato un artista molto importante la cui attività ha spaziato dalla scultura,alla grafica ai dipinti e all’arredo d’arte.

Le sue opere esprimono un senso di fiaba e danno vita ad un immaginario che rievoca con levità e delicatezza antichi personaggi delle favole e dei miti che si mischiano con oggetti ed immagini di un mondo naturale.

Le sculture in legno levigato sono impreziosite da lame dorate.

Inserti di colori e di pietre trasfigurano la materia impreziosendola e rendendola evocatrice di immagini e storie antiche.

Come nella scultura della lunga piroga dove l’uomo piegato all’indietro dalla forza del vento guarda verso l’altra parte della barca delle forme lunghe, a metà tra canne ed uomini stilizzati. Le forme piegate dal vento suggeriscono “la velocità” di un viaggio immaginario.

Altre volte piccoli disegni di foglie,che sembrano quelle di eucalipto, pianta diffusa nelle nostre campagne, e segni riempiono tutto lo spazio della tela in un vortice prezioso e delicato.

Sergio Ban si è diplomato in scenografia all’Accademia delle Belle Arti di Roma con Toti Scialoja.

 Ha creato un suo laboratorio di arredo artistico realizzando bellissimi oggetti di arredo. Si è dedicato all’incisione calcografica e poi alla grafica realizzando Corsi di Grafica in Italia e all’estero e fondando lo spazio “Grafica Blù”.

Nel 1975 partecipò alla X Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma. Ha creato,insieme ad altri artisti,le Associazioni “Il Melograno” e MAD,la rassegna d’arte contemporanea.

giovedì 4 luglio 2013

Mostra “Tango” di Massimo Pennacchini




C’è movimento,passione, azione e vita nei quadri dell’artista Massimo Pennacchini in mostra all’ex garage Ruspi a Latina.

I quadri proiettano i visitatori nel mondo affascinante, avvolgente e tenebroso del tango.

La mostra porta infatti il titolo “Tango” e i quadri raffigurano uomini e donne impegnati nel ballo.

Gli uomini e le donne sono stretti, a volte avvinghiati, nelle classiche posizioni del tango e gli ambienti, locali pubblici e stanze private, fanno da sfondo ai sensuali movimenti dei ballerini e, in alcuni quadri, alle loro intime vicende.

Si viene proiettati in altri luoghi ed in altri tempi aggirandosi tra le tele in esposizione : la città di Buenos Aires e la prima metà del ‘900.

Ma c’è qualcosa che va oltre il tempo e i luoghi ed è il gioco dell’attrazione e della seduzione tra uomo e donna che il tango esalta.

La sinuosità e la bellezza dei corpi femminili, come la virilità e la forza dei corpi maschili, sono esaltati dalle pose plastiche nelle quali l’artista rappresenta i ballerini.


Massimo Pennacchini – www.pennacchini.it - è un’artista laziale,nato e vissuto a Velletri, ma la sua fama è di livello internazionale avendo esposto in sedi prestigiose di New York, Londra, Buenos Aires, oltre che,naturalmente, nelle principali città italiane.

La mostra rimarrà aperta fino al 14 luglio