martedì 22 febbraio 2011

Campanile della Cattedrale di Gaeta

campanile della cattedraleGirando tra i suggestivi vicoli della Gaeta medioevale, d'improvviso, in un piccolo slargo, si innalza davanti al visitatore la facciata dell'antica cattedrale romanica di Gaeta.

La cattedrale è famosa per il suo bellissimo campanile , ripreso in alcune foto sullo sfondo azzurro del mare del Golfo di Gaeta.
Girando intorno alla chiesa , ci si trova alla base del campanile ricco di opere d'arte.


Lungo la scala che conduce alla porta d'ingresso, sono collocate delle colonne con metope e triglifi , provenienti dal Mausoleo romano di Sempronio Atratino del I sec.a.C.

Ci sono poi , su entrambi i lati, due sarcofagi romani,sormontati da
rilievi provenienti dall'antico duomo .


I due rilievi sono collegati e rappresentano la vicenda biblica di Giona , inghiottito e poi rigettato da un enorme cetaceo (in latino pistrice).rilevo con storia di Giona
Il campanile è sormontato da una cuspide ottagonale ed è decorato , per tutta la sua altezza, da varie file di piccole arcate.



A pochi metri si trova il lungomare di Gaeta da cui si può godere la fantastica vista del golfo, con la città di Formia e la corona dei Monti Aurunci quasi a picco sul mare.

E' uno scorcio bellissimo della caratteristica città laziale che unisce golfo di Gaetain sé tanti aspetti tutti interessanti :paesaggistici con la spiaggia di Serapo, il Parco Regionale di Monte Orlando e la Montagna Spaccata.

Ci sono poi le innumerevoli testimonianze storico-artistiche : il Forte Angioino, la cattedrale e le antiche chiese ,oltre agli edifici medioevali che si alternano con resti di costruzioni romane.

martedì 15 febbraio 2011

Passeggiata nella neve sui Lepini

alberi lungo il sentiero.foto di Angelo MarchettiDomenica 23 gennaio, sotto un cielo grigio e plumbeo iniziamo un'escursione verso la cima del Monte Cacume.
E' la fine di gennaio e dopo settimane di clima moderato , la temperatura è di nuovo scesa , ritornando sulle medie stagionali e riportando la neve su tutte le montagne del Centro Italia.
Anche sui Lepini nevica da tre giorni , ma certo nessuno si aspettava di trovare così tanta neve sul Monte più basso della catena.



Il Monte Cacume è un Monte particolare: la sua cima acuta si nota da lontano , come si arriva nella piana di Frosinone , il suo nome deriva infatti dal latino “acumen”, ha una particolare conformazione geologica diversa dal resto dei Lepini ed in primavera vi fioriscono numerose specie di orchidee , inoltre il suo nome è stato nobilitato da una citazione letteraria: lo cita infatti Dante nella Divina Commedia (Purgatorio canto VII).
E' una montagna di altezza moderata 1095 metri, ma in questi giorni la neve è scesa fino a moderate altezze.


Già nevica nel paese di Patrica, il punto di partenza del sentiero, ed un anziano del paese ci rimprovera amichevolmente perché questo “non è un giorno di andare in montagna!” Si inizia il sentiero e ben presto ogni elemento del terreno sparisce coperto da una coltre bianca sempre più alta!!
Gli arbusti secchi formano strane immagini, circondati e coperti dalla neve come sono.
Gli alberi quasi svaniscono nel bianco del paesaggio, solo i sempreverde lecci , mantengono qualcosa della loro forma, perché le coriacee foglie verde brillante si intravedono nella neve.
C'è silenzio assoluto ed è un'esperienza molto bella !!
Il bosco con la neve è un paesaggio molto più affascinante delle bianche distese innevate dei campi di sci ,a cui la maggior parte delle persone è abituata.
Gli alberi come bianchi fantasmi ci accompagnano fin su la vetta ,spazzata da un vento gelido che ci fa ridiscendere in fretta...
In uno spiazzo riparato festeggiamo il compleanno di uno di noi, con dolcetti sezzesi e squisito liquore di mirto.
Gli scorci di paesaggio che incontriamo, mentre camminiamo in silenzio affondando nella neve , sono davvero incredibili, specie da queste parti, e così ringrazio , nel mio cuore, per questo inaspettato regalo della natura !!

martedì 8 febbraio 2011

Pablo Echaurren.Crhomo Sapiens

quadro di Echaurren .sezione Natura
Presso la Fondazione Roma Museo -www.fondazioneromamuseo.it- si sta tenendo la mostra "Pablo Echaurren.Crhomo Sapiens".
E' un'ampia e bella esposizione di opere dell'artista romano Pablo Echaurren , la prima dedicata ad un'artista vivente.


La mostra è divisa in cinque sezioni :Roma,Natura,Musica,Faenza, Editoria. Nella sezione dedicata alla sua città , l'artista rappresenta elementi tipici di Roma tra giochi scoppiettanti di colore , quasi fuochi pirotecnici , come nel grande quadro con le immagini del Colosseo che girano tra vortici colorati.


Nella sezione Natura c'è uno dei quadri più belli: "Pittura di spore" in cui funghi variopinti espellono , con potenti spruzzi colorati, le spore,mentre "Lessico terrestre - del 2010- è una tarsia di stoffe imbottite , dove lingue di fuoco ,colorate e giocose, si innalzano al cielo.

La sezione Faenza presenta sculture realizzate con la tecnica faentina dello "smalto berettino",
una maiolica blu con lumeggiature bianche.
quadro della sezione Musica

Nella sezione Musica ci sono vari quadri dedicati al gruppo newyorchese "Ramones", inventore del genere punk rock.


Da non trascurare i lavori in acquerello dei primi anni '70 , dove la superficie del foglio è divisa in tanti piccoli riquadri che rappresentano un tema suddiviso in piccole sequenze e visioni , come ne"Il masso delle formiche" e "I pianeti".
La mostra durerà fino al 13 marzo.



martedì 1 febbraio 2011

Abbazia di Valvisciolo

abbazia di Valvisciolo L'Abbazia di Valvisciolo domina la pianura pontina ,situata com'è alle pendici dei Lepini, al di sotto di un massiccio roccioso che la sovrasta.
Siamo in una zona compresa tra i comuni di Bassiano e Norma , territori dove si praticano l'arrampicata su roccia e il volo su deltaplano.
“Si vola in alto” da queste parti.., ma il territorio è anche ricco di importanti testimonianze storiche e artistiche e l'abbazia di Valvisciolo è una di queste.
E' un'abbazia dell'ordine cistercense , l'ordine monastico medioevale fondato con l'abbazia di Citeaux e poi rafforzato da San Bernardo con la creazione dell'abbazia di Clairvaux in Francia e che nel Lazio si sviluppò particolarmente, dando vita a vari centri : l'abbazia di Valviscolo,quella di Fossanova in provincia di Latina, e poi Casamari e Trisulti, in provincia di Frosinone.
Tutte queste abbazie sono situate in zone isolate vicino alle montagne,(secondo l'uso dell'ordine cistercense), tutte sono particolarmente suggestive, sia per la loro posizione, sia perché costruite nello stile architettonico gotico-cistercense.
I cistercensi rappresentarono uno dei primi movimenti di riforma nell'ambito della Chiesa Medioevale , per tale motivo scelsero di adottare uno stile architettonico dalle linee essenziali, che rifiutasse le decorazioni e gli ornamenti ,proprio nello spirito di ritorno ad una spiritualità più elevata che andasse contro all'opulenza e alla ricchezza della Chiesa del tempo .
Il gotico di queste chiese è definito per l'appunto “cistercense” ed è uno stile più sobrio rispetto al “gotico internazionale”.
Si entra nella chiesa e subito ti pervade una sensazione di forte spiritualità .

Solo due elementi sono presenti : la luce ,che entra dal rosone della facciata e la nuda pietra.
Sono luoghi dove davvero si ha la percezione che lì non vi era posto per altro che per la preghiera e l'elevazione spirituale. chiostro dell'abbazia di Valvisciolo
Di grande bellezza e suggestione è poi il chiostro ,direttamente collegato alla Chiesa, all'interno un piccolo giardino con il pozzo dell'acqua .
Mezze colonne circondano tutto il porticato che si affaccia sul giardino , ogni colonna ha un capitello di forma diversa Ogni anno in una stanza del chiostro si realizza un bel presepe ,con effetti luminosi particolari.