martedì 25 gennaio 2011

Cippi Confinari sugli Ausoni

panorama da Monte Ceraso I Monti Ausoni sono una catena pre-appenninica , che caratterizza parte del territorio della Provincia di Latina e di Frosinone.
Un Parco Regionale -www.parks.it/parco.monti.ausoni- protegge queste montagne estese e ricche di importanti caratteristiche ambientali , paesaggistiche , geologiche e storiche.
Tra queste montagne ci sono infatti le grotte di Pastena e la voragine Catausa e le particolari formazioni rocciose del Monumento Naturale di Campo Soriano. Il bel Lago di Fondi è ai piedi di questi monti.
Sono montagne più basse rispetto alle catene preappenniniche dei Lepini e degli Aurunci con cui confina,il monte più alto infatti è il Calvilli di 1116 metri, e meno ricchi di sorgenti, poiché raramente si coprono di neve.
Sono composte di terreno calcareo , come quello delle altre catene, ma la vegetazione è diversa, prevalgono infatti le leccete ed in alcune zone le sugherete, ampi tratti sono brulli e privi di alberi,anche per via dell'allevamento ovino e caprino cui questi territori erano , e sono ancora in parte,destinati.



Ci sono però delle vestigia storiche di particolare interesse,sulle dorsali dei suoi monti ,infatti, uno dei cippi confinaripassava il confine tra lo Stato Pontificio ed il Regno delle Due Sicilie e cosi si ritrovano numerosi cippi confinari che portano incisi ed ancora ben visibili gli stemmi dei due Stati.
Così dal lato nord si vedono le due chiavi incrociate,simbolo del potere papale, e dal lato sud invece il giglio, simbolo del Regno dei Borboni.
Percorrendo la dorsale che unisce Monte Romano a Monte Peschio, direzione nord-ovest, se ne possono incontrare diversi.



Spesso sono stati raddrizzati ad opera delle Amministrazioni dei Comuni nel cui territorio ricadono questi Monti,in particolare del comune di Sonnino(LT).
Si sale a Monte Romano da più parti, il percorso più breve sale dalla località detta Case Murate, altrimenti vi si può salire con un percorso più lungo e di maggiore dislivello direttamente dal paese di Sonnino.
E' un'esperienza bella ed interessante ,perchè camminando in mezzo a tratti di vegetazione , d'improvviso , quasi sempre nei punti più alti , si notano questi cippi che ci rimandano ad un tempo, non molto remoto, quando queste zone erano percorse da pastori , ma anche da briganti e dai soldati dei due tra i maggiori Stati dell'Italia pre-unitaria .

martedì 18 gennaio 2011

Al MACRO:"Are you really sure that a floor can't also be a ceiling?"

Are you really sure that a floor can't be a ceiling?Presso il MACRO -Museo di Arte Contemporanea di Roma –di Via Nizza-http://www.macro.roma.museum/- , recentemente rinnovatosi per l'apertura di nuovi spazi e la creazione di collezioni permanenti, c'è un'installazione degli artisti Lisabeth Bik e Jos Van der Pol.
L' installazione si chiama “Are you really sure that a floor can't also be a ceiling?” , ma all'interno della mostra viene chiamata, più familiarmente, “la casina delle farfalle”.
E' un grande parallelepipedo in vetro sollevato dal pavimento e al cui interno sono presenti piante e un gran numero di farfalle.
Le piante e le farfalle sono visibili visitando la struttura all'interno , ma anche camminandovi intorno.


Stupisce la visione della struttura ,isolata in uno spazio molto ampio del museo, ed in curioso contrasto con la struttura ultramoderna del MACRO ...stupisce e coinvolge . E' un angolo di natura inserita in un contesto metropolitano.
Le farfalle poi grandi,piccole dai colori brillanti ed incredibilmente varie e belle, rappresentvisione laterale dell'installazioneano nell'ambito degli ambienti naturali ,la parte più delicata e densa di valori e significati.
Le farfalle, come si sa infatti, sono degli indicatori per l'ambiente , la loro presenza è indice di ambiente pulito e sano , la loro scomparsa invece è la spia di un grave degrado ambientale.
Le farfalle quindi sono il simbolo della crescente consapevolezza degli uomini moderni della necessità della salvaguardia dell'ambiente naturale , sono , nello stesso tempo, uno stimolo ad azioni concrete che proteggano il sistema ecologico globale dai rischi della costante crescita di un'economia senza controllo.

martedì 11 gennaio 2011

Monte Malaina.Lepini

Il Monte Malaina è la seconda cima dopo il Semprevisa. della catena dei Lepini è alto 1480 metri.
Lo si raggiunge da diversi lati e versanti , la via più impegnativa, ma anche suggestiva ,parte dalla località detta “Cona di Selva Piana” ,sulla strada che dalla statale Monti Lepini porta al paese di Carpineto.



E' un sentiero lungo, di circa 800 metri di dislivello che attraversa vari ambienti. Dopo un primo tratto di sentiero nel bosco si arriva alla Fonte Acqua del Carpino, da qui si riprende a salire attraverso un bosco di lecci sempreverdi.
Ad un certo punto il bosco finisce e si arriva a dei pianori disseminati di muri a secco , ricoveri dei pastori.
Si prosegue a destra e si arriva ad uno dei punti più interessanti : in un piccolo pianoro si erge un'enorme quercia secolare : un cerro dalle caratteristiche foglie a “lobi”.
L'albero è maestoso pure adesso che è inverno ed ha perso tutte le sue foglie.

Insieme a noi c'è un biologo esperto nella flora dei Monti Lepini, ascoltiamo “coraggiosamente” la sua spiegazione mentre un vento freddo ci gela !
A questo punto inizia il tratto più bello che passa attraverso faggete e doline , un manto di foglie marroni copre il suolo e i pochi massi affioranti sono ricoperti da un muschio verde brillante, bellissimo!
Resistiamo alla tentazione di prendercene un po' ( tutto ciò che si porta via in un bosco produce un'alterazione all'ambiente ) e il posto è così bello che desideriamo lasciarlo intatto!!
Usciti dalla faggeta saliamo su una prima cima e qualcuno...si illude già di essere arrivati! Ma è solo un'anticima e la vetta del Malaina si mostra davanti a noi brulla ed aspra. La salita in questo tratto finale è molto ripida, ma una volta arrivati ..delle sorprese ci attendono : il ghiaccio ha cima del Malainaformato, sulle foglie degli alberi e per terra, dei cristalli dalle forme strane e affascinanti .
Davanti a noi c'è la cima tondeggiante del Monte Gemma e dietro…...lo sguardo si perde tra le cime degli Ausoni che si susseguono in lontananza.

martedì 4 gennaio 2011

"I due imperi.L'aquila e il dragone".Mostra

Testa di schiavo nero. “I due imperi.L'aquila e il dragone” è un'interessantissima mostra che mette a confronto i due imperi-quello romano e quello cinese- che nell'antichità dominavano il mondo, governando 60 milioni di persone. E' allestita negli spazi del Museo di Palazzo Venezia.
Gli aspetti della civiltà civiltà romana e cinese sono messi in evidenza presentando manufatti , statue, oggetti di culto religioso e funerario.
Tra gli oggetti della civiltà romana spiccano alcuni reperti sia per la loro bellezza che per la rarità. Tra i primi la statua di Adone, da Santa Maria Capua Vetere e la testa di schiavo nero ,in marmo bigio. Notevoli anche gli affreschi da Ercolano e Pompei.

Particolare ,invece,la mano liturgica con gesto benedicente con statuetta di Sabazio,divinità importata dalla Grecia dai gladiatori e il cui culto si diffuse nell'area vesuviana.
Importante anche il rilievo con aquila dalle ali spiegate ,l'uccello sacro a Giove che fu scelto come emblema dall'esercito romano.


Gli oggetti provenienti dalla Cina , facevano parte di corredi funerari, nelle tombe venivano posti oggetti che rappresentavano tutto ciò che il defunto aveva in vita o voleva avere.
Tra svariati oggetti di uso quotidiano ci sono anche degli incredibili modelli di costruzioni e torri
a più piani
che mostrano la particolare tecnica costruttiva cinese con” mensole a bracci” .
Altro reperto ,di grande bellezza e interesse, è la veste funeraria in giada e oro dalla tomveste funeraria cinese in giadaba del re Lin Yan. Queste vesti servivano a preservare il corpo del defunto per garantirgli l'immortalità.Venivano realizzate in giada ,pietra che rappresentava l'immortalità per i cinesi. Le tessere di giada venivano poi cucite in seta.
La mostra ,che durerà fino a febbraio, è completata dagli interessanti commenti di un' audioguida gratuita.