lunedì 29 novembre 2010

Carlos Amorales."Remix" mostra

Amorales:Drifting star Presso il Palazzo delle Esposizioni-http://www.palazzoesposizioni.it/- si sta tenendo un'importante mostra dell'artista messicano Carlos Amorales, che espone per la prima volta in Italia.
Per questa mostra Carlos Amorales ha accostato opere, realizzate nel corso di vari anni, e consistenti in varie installazioni affiancate le une alle altre ed in parte sovrapposte.


Nella sala grande è posta “Drifting Star”:dal soffitto pendono frammenti neri, figure poligonali dalla forma irregolare ed appuntita, sono numerosissimi(750) e saturano l'ambiente, immobili e di un nero scintillante.
Sulle pareti per tutta la loro altezza, corre un enorme disegno a matita “El estudio por la ventana” che consiste in segni , fili che si intrecciano , senza apparente soluzione di continuità , in volute e giri senza fine.
Nelle sale laterali ,invece, c'è l'installazione “Black Cloud”, nella prima sala Amorales:Black Cloudci sono uccelli neri alle pareti che si mischiano, nella parete di fondo, con un impressionante sciame di farfalle , anch'esse nere, applicate a rilievo.


Nella sala laterale ,le farfalle diventano sempre più numerose ed invadenti andando a coprire, oltre le pareti, anche la bianca porta di sicurezza.
L'effetto sullo spettatore è notevole e sembra di essere capitati nel film “Uccelli” di Hitchcock .

L'ultima delle piccole sale ,oltre le farfalle, ha al centro degli espositori di cartoline con immagini nere : forme,figure e semplici disegni,su fondo bianco. E' il cosiddetto “archivio liquido” l'insieme di immagini del personale archivio dell'artista.
Come spiega il pannello informativo “l'artista ha conquistato la scena internazionale per la sua
sorprendente capacità visionaria”.

lunedì 22 novembre 2010

Sentiero Geologico di Rocca di Cave

sentiero da GenazzanoNel cuore dei Monti Prenestini esiste un percorso ricco di affioramenti paleontologici e di grande importanza geologica.
Il percorso unisce il paese di Genazzano con quello di Rocca di Cave e ,soprattutto nella parte finale, presenta reperti di grande importanza geologica ed infatti nel paese di Rocca di Cave è stato realizzato il Museo Geopalentologico-http://www.hipparcos.it/ dedicato al grande alpinista “Arturo Desio”.
Il Museo -gestito dal Comune in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Geologiche dell'Università Roma Tre-, presenta un'ampia raccolta di frammenti di varie rocce importanti e dalle forme più varie ed affascinanti , provenienti sia dall'Italia che da paesi Rocca Colonnaextraeuropei.




Il Museo è ubicato nella Rocca dei Colonna ,risalente al X secolo in ottimo stato di conservazione ed anche la ristrutturazione ha mantenuto l'originaria struttura medioevale.
Annessa al Museo c'è anche una stazione di osservazione astronomica che effettua osservazioni della volta celeste serali ed anche diurne, disponibili per gruppi di visitatori e scuole.




Il sentiero inizia dal bel paese di Genazzano e risale con dislivello costante e continuo il fianco della montagna per un totale di circa 600 metri di dislivello.
Durante la salita si incontrano alberi di castagno di grandi dimensioni , alcuni cavi , sono a volte isolati , come “antichi patriarchi” ed incutono rispetto e meraviglia.
Il paesaggio risplende dei colori autunnali, che sempre rendono le montagne più affascinanti.
Sotto i piedi c'è un soffice tappeto fatto delle lunghe foglie dei castagni che si mischiano con i ricci carichi di castagne, ci fermiamo a raccoglierne alcune fino a quando cominciamo a notare gli affioramenti sulle rocce di calcare che attirano tutta la nostra attenzione.
Come ci spiega la nostra guida il tratto più ricco di sedimenti è costituito da fossili appartenenti ad una scogliera corallina del periodo Cretacico(epoca Turoniana :circa 75 milioni di anni fa). affioramenti geopeontologici
Compaiono fossili di esacoralli coloniali mesozoici . Rimangono a volte le cavità di abitazione di questi coralli simili a celle di alveare o ramificati ,si vedono anche, anche resti di “rudiste” (bivalvi a forma di cono).


E' una calda giornata e dalla cima della Rocca si possono osservare quasi tutte le catene montuose del Lazio , indicate anche da incisioni, con il nome dei Monti e la direzione, lungo tutto il cornicione della terrazza più alta della Rocca .
Sono molto evidenti i Colli Albani ad est, i Lepini a sud-est ed i Simbruini ad ovest, di tutti si riescono a distinguere le cime più alte sulle quali molti di noi sono saliti.

lunedì 15 novembre 2010

Teotihuacan.Mostra

mostra sulla città di Teotihuacan
La mostra allestita al Palazzo delle Esposizioni -http://www.palazzoesposizioni.it/-,sulla città di Teotihuacan nel Messico,accoglie il visitatore con le riproduzioni della “testa del Serpente Piumato” già sulle scale esterne ,per proseguire all'interno con scenografie affascinanti che accompagnano i numerosi oggetti e sculture provenienti dall'antica città-stato di Teotihuacan.
La lontana e antica civiltà mesoamericana si materializza così sotto gli occhi dello spettatore
ed una civiltà lontanissima scopre e rivela i suoi miti ,la sua religione ,la raffinatezza delle sue realizzazioni artistiche.


La città di Teotihuacan -sorta nel II sec.a.C.- dominò il Centro America prima degli Aztechi,arrivando all'acme del suo splendore tra II e VI sec.
Nella prima sala l'affresco “Murale degli Animali mitologici” stupisce per le strane forme degli animali (teste di leone con corpo di uccelli,pesci deformati) e per la brillantezza dei colori: azzurro e arancione ,realizzati con stucco e pigmenti vegetali.
Giaguaro che emerge dal portale piumato

Nelle sale si susseguono i reperti : acroteri di tempi, vasi antropomorfi e zoomorfi,utensili
conchiglie strombus (usate come strumenti)e flauti, grandi sculture , piccole statuette e rappresentazioni delle divinità più importanti.
Alcune sculture e oggetti sono più strani e affascinanti: le sculture architettoniche: teste del Serpente Piumato-dal tempio omonimo-la grande scultura ,individuata come il “Marcatore per il campo da gioco della palla”- gioco praticato dagli abitanti della città- o la scultura della sala centrale:”Giaguaro che emerge dal portale piumato con stelle associate al pianeta Venere” o le figure umane con cavità sul petto.


Tra le scenografie più belle delle varie sale c'è la grande foto di chicchi di mais che copre un'intera parete permeandola di una calda luce dorata e l'ingrandimento di un frammento di ossidiana verde che trasmette una luce metallica e brillante alla sala.
La mostra rimarrà aperta fino al 27 febbraio

lunedì 8 novembre 2010

Lago di Fogliano.Parco del Circeo

lago di Fogliano Il lago di Fogliano è il primo dei quattro laghi costieri che fanno parte del Parco Nazionale del Circeo -http://www.parcocirceo.it/-, e costituiscono la “zona umida” del Parco ,facente parte delle Zone Umide di interesse Internazionale individuate dalla “Convenzione di Ramsar” come luoghi importanti per la sosta, lo svernamento e la nidificazione degli uccelli migratori.


Si trova nel territorio del Comune di Latina ed è ricco di ambienti interessanti quali : , la Casina Inglese,l'Orto Botanico con all'interno la Villa Signorile e la chiesetta di Sant'Andrea.
C'è poi un ricchissimo Museo Ornitologico con tantissime specie di uccelli , la maggior parte migratori, che hanno popolato da sempre questo lago.
Una delle cose più belle è il “lungo lago” un sentiero che costeggia il lago per quasi tutta l'estensione del lato interno .




E' pomeriggio e una luce tersa e limpida illumina tutto,i raggi del sole si riflettono sull'acqua,creando un bellissimo gioco di luci intermittenti, per prima cosa mi accolgono dei vecchia darsena del lagogermani reali :il maschio con il caratteristico collare verde smeraldo, seguito da tre femmine colorate delle tante sfumature di marrone.
Camminando si costeggiano dei bellissimi eucalipti , alcuni secolari, che riempiono l'aria con la loro intensa profumazione. Si arriva poi vicino alla zona di pascolo delle bufale,che si allevano da qui fino a Sabaudia (zona Bufalara) .
Sono animali molto belli e pacifici che amano,d'estate, rinfrescarsi nelle pozze d'acqua che si creano nel fango. Guardano i passanti con uno sguardo fisso quasi fossero incuriosite .




Alla fine del lungo percorso,che è anche ciclabile, c'è un punto da cui si possono osservare meglio gli uccelli migratori che sostano nei punti meno frequentati e così nella stagione invernale, muniti di un binocolo ,si può osservare il bellissimo spettacolo degli uccelli migratori ,tra cui anche i fantastici “fenicotteri rosa”.

lunedì 1 novembre 2010

Museo Emilio Greco di Sabaudia

Emilio Greco Nel Palazzo Comunale di Sabaudia c'è un Museo dedicato ad Emilio Greco che amava questa città e racconta come un giorno ,proseguendo a sud di Astura ,scoprì la bellezza delle dune di Sabaudia e vi rimase legato per tutta la vita.
Il museo si apre con una frase dell'artista: “L'arte? L'arte nasce da un moto sincero dell'anima, come acqua limpida di una sorgente che non può essere inquinata”.
E' una frase molto bella da leggere proprio qui a Sabaudia, città che ha con l'acqua un rapporto speciale, adagiata com'è sul lago e il mare.


Il museo raccoglie alcune sculture ed un consistente numero di acqueforti , di cui la maggior Emilio Greco:parte sono disegni denominati “commiati” che mostrano due volti ,uno maschile ed uno femminile uniti e vicinissimi.
Nella I^ sala c'é “Nudo” un'acquaforte del '67 che rappresenta un nudo di donna. La donna è seduta , il dorso è una linea curva sottilissima, è seduta con una mano sul volto, le parti interne del corpo e il volto sono scurite con un reticolo di segni.
“Immagine d'amore” è un'incisione a punta di diamante su pietra litografica del 1972. La donna si stringe all'uomo, è una bellissima immagine che rappresenta atteggiamenti amorosi dolci e passionali. Le parti più scure fanno risaltare il chiaro del corpo femminile, contornato con un segno lieve e sottilissimo.
Altri soggetti :Nudi di donna , colombe e gabbiani e “dormienti”, completano la bella e delicata raccolta.