lunedì 23 novembre 2009

Roma.La pittura di un impero



Ercole e Telefo“ Il mondo romano amava i colori brillanti ed accesi”,così ci dice il pannello introduttivo della mostra “Roma.Pittura di un impero”.
Ed in effetti la vita dei Romani era una vita colorata : colorate erano le pareti delle loro case , gli affreschi , gli stessi ritratti.
E tutti i dipinti e gli affreschi presenti nella mostra “Roma.Pittura di un impero – alle Scuderie del Quirinale-http://www.scuderiequirinale.it/ , chiaramente ci trasmettono questa bella sensazione , a volte con colori vivi e brillanti come il marrone del bel corpo “bronzato” di Ercole nell'affresco “Ercole e Telefo” , come l'azzurro intenso del mare nei paesaggi marini o il famoso rosso pompeiano del III° stile di decorazione parietale.
A volte invece i colori sono tenui e delicati come nelle famose “Nozze AldobrandiniNozze Aldobrandini
o nelle "scene idillico sacrali".
Oltre al colore , altro tratto distintivo di questa bellissima pittura è il movimento , come quello della “Danza delle Stagioni” - da un frammento di Stabia – con le figure femminili che volteggiano dinamiche , avvolte nei leggeri veli che scoprono il seno,
oppure come nelle piccole “menadi danzanti” - leggere figurine volanti- da Pompei , o ancora nel bell'affresco raffigurante la lotta tra un polpo, un'aragosta e una murena - dal porto fluviale di S.Paolo a Roma.

Particolari anche i paesaggi idillico-sacrali che presentano spesso una composizione centralizzata, dove sono accostati elementi di paesaggi: alberi,statue , costruzioni e figure umane , disposte senza interesse ad una disposizione realistica nello spazio , ma con l'intento di suggerire , evocare.
Effetto questo rafforzato anche dalla modalità della pittura compendiaria fatta di piccoli tratti veloci di colore.

La mostra si chiude con gli sguardi vivi e intensi dei ritratti maschili e femminili dall'oasi di ritratto da FayumFayum(Egitto) e da Pompei .
Sono dipinti realizzati su legno con tecnica ad olio e ad encauso e sono accostati ai medaglioni vitrei a sfoglia d'oro che presentano delle precise fisionomie , quasi delle piccole fotografie.
La mostra resterà aperta fino al 17 gennaio.

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