domenica 30 dicembre 2007

Lo studio del pittore Dino Catalano

Visitare lo studio del pittore Dino Catalano,il noto artista di Sabaudia,è stata un'esperienza veramente bellissima e indimenticabile.
Centinaia di quadri, decine di immagini alle pareti e altre decine che emergevano fuori dai ripiani dove ,una necessità sempre crescente di spazi le aveva relegate.
Ed ogni volta una sorpresa abbagliante ,accecante quasi.
I colori che ,insieme allo scatto del segno veloce, sono a mio avviso la nota più significativa dello stile dell'artista, riempivano i nostri occhi e saturavano l'ambiente rendendolo unico, bello! vivo!

I quadri erano raccolti per soggetto, per tema e così in una delle stanze , su un ripiano ecco emergere , quasi tirati fuori dal cilindro di un prestigiatore, la serie dei "volti", volti dallo sguardo intenso e penetrante che ti entra nell'animo.
Dal corridoio invece ecco venir fuori la serie dei paesaggi , con gli alberi in primo piano protagonisti assoluti : alberi viola che inquadrano campi rossi e arancioni o specchi d'acqua . E ancora paesaggi con il mare agitato mosso dal vento e riconosciuto tale solo con una visione distante.

Dei corpi di donna sono attaccati alle pareti e sono corpi sinuosi scattanti,spesso visti di schiena , immagini veramente "assolute" della sensualità femminile.
Quasi tutte le raffigurazioni sono rese con sovrapposizioni di colori che sono spesso trattati con colpi di spatola ,tecnica che rende alternativamente effetti di
movimento, ombra , profondità , luce e talvolta effetti arabescanti , con uno stile personalissimo che fa di questi lavori qualcosa che il visitatore si porta dentro .



Le qualità umane di Dino poi completano il tutto rendendo questa visita uno di quei momenti da ricordare , belli e "inaspettati" regali che a volte riceviamo.

sabato 8 dicembre 2007

Visita mostra "Pop Art"




Cose,oggetti,insegne e cartelli stradali, loghi e simboli delle industrie più importanti, ma anche corpi,volti di cantanti e attori e degli uomini politici che hanno fatto la storia.



E' l'universo variegato della Pop Art, messo in mostra alle Scuderie del Quirinale a Roma in questi giorni e fino al 27 gennaio.
La Pop Art , da Popular Art, è , come dice uno degli esponenti più importanti Andy Wahrol , "..l'amore per le cose".
Un gran numero di artisti alcuni molto conosciuti come Warhol,Rauschenberg,
Lichtenstein , altri famosi negli anni '60 e ora invece quasi dimenticati, sono
presenti nella mostra che presenta un allestimento tematico , certamente funzionale alla fruizione e comprensione di un pubblico vasto, fatto non di soli
conoscitori.

E così si passa dalle sale dedicate agli oggetti della vita quotidiana a quella dei "divi" la cui immagine , propagandata e diffusa dai mass-media, diventa un'icona dei tempi moderni che l'artista pop reinterpreta e rivisita astraendola dal suo contesto per "lavorarci" sopra :colorarla, strapparla, sovrapporla.
Ci sono poi le sale dove artisti italiani utilizzano le immagini dei quadri o affreschi più importanti delle epoche passate , per "riviverle" e "presentarle" come fossero appunto "oggetti" , con un'opera di smitizzazione che abbassa il livello "alto" dell'opera artistica ad oggetto di stampo popolare perchè come disse Tano Festa "..per un italiano Michelangelo è più popular della Coca Cola..":
Altre sale sono dedicate alla presentazione e reinterpretazione del fumetto, un'altra al corpo umano e all'utilizzo e strumentalizzazione che ne fa la società dei consumi e della comunicazione.
Ci sono infine anche le opere che prendono per tema grandi avvenimenti storici , come la conquista dello spazio o grandi uomini politici come J.F.Kennedy.

Gli artisti della Pop Art vivono nel presente e la "realtà attuale" è l'oggetto delle loro rappresentazioni artistiche e la mostra costituisce una piacevole immersione in quel mondo degli anni ' 60 , che nelle sue coordinate di base , è ancora il nostro mondo.






Poesia "Parole e pensieri"




Mi parlavi con gli occhi,
con quello sguardo strano,
a volte perso nel vuoto
e a volte fisso nei miei occhi.
Mi parlavi con la bocca
che rideva di felicità.
Mi parlavi con parole d'amore,
tenere e dolci come nient'altro al mondo.

Tenaci i pensieri rincorrono
le immagini.
Sicuri i ricordi
prendono stabile dimora nel mio cuore.
Ma non ce n'è bisogno
...è il mio cuore
la nostra casa.